Beatriz Ruibal a Palermo: Inventario. Gli oggetti ci guardano

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Dal 21 novembre 2024 al 31 gennaio 2025, la Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani di Palermo ospita Inventario. Gli oggetti ci guardano, un’esposizione curata dalla visual artist, regista e fotografa Beatriz Ruibal. La mostra, composta da 25 fotografie, esplora il legame tra oggetti personali e autori letterari del calibro di Federico García Lorca e María Zambrano, rivelando il potere evocativo della memoria attraverso i dettagli.

Un progetto decennale tra memoria e identità
Gli oggetti diventano simboli di narrazione storica
Ruibal ha impiegato oltre dieci anni per creare Inventario, utilizzando un metodo di ricerca quasi “archeologico” per catturare l’essenza degli oggetti appartenuti a figure di spicco della letteratura spagnola. Attraverso la sua lente, abiti, scarpe e oggetti personali assumono una nuova dimensione, diventando strumenti per esplorare la memoria e l’identità.

Come sottolinea Cristina Vives, storica dell’arte, «gli oggetti, decontestualizzati e ritratti con attenzione ai dettagli, si trasformano in soggetti autonomi, unici e carichi di significato. La luce naturale o retroilluminata conferisce loro un’aura di autosufficienza, amplificandone la potenza narrativa.»

Un percorso artistico tra fotografia ed ecologia
Beatriz Ruibal: riconoscimenti e impegno per l’ambiente
Ruibal è una figura di spicco nel panorama artistico internazionale. Oltre a Inventario, il suo lavoro si estende a tematiche legate all’ecologia e alla crisi climatica. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio BMW per l’Arte Digitale (2023) e il Secondo Premio di Fotografia della Fondazione Enaire (2024). La sua installazione No lo encontraréis en los mapas ha rappresentato la Spagna al G20 Art Project in India.

Programma della mostra e attività collaterali
Visite guidate e laboratori didattici per scoprire la mostra
La mostra, aperta dal lunedì al venerdì, offre visite guidate in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Inoltre, quattro laboratori, programmati per il 2, 9, 16 dicembre e il 13 gennaio 2025, permetteranno agli studenti di esplorare il significato simbolico degli oggetti in mostra, trasformandoli in narrazioni storiche.

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