Bartók, Kodály e l’essenza della musica ungherese a Palermo
L’Orchestra Sinfonica Siciliana porta Bartók e Kodály al Teatro Politeama. Un viaggio nelle melodie della tradizione ungherese, diretto da Alfred Eschwe.
Bartók e la vivacità dei “Quadri ungheresi”
In apertura, l’Orchestra Sinfonica Siciliana eseguirà i “Quadri ungheresi” di Béla Bartók, una suite che distilla l’anima della cultura magiara attraverso cinque brani distinti. Con una trama orchestrale raffinata, Bartók dipinge vividamente immagini musicali come “Una sera a Skékelys” e la “Danza dell’orso.” L’opera, originariamente concepita per pianoforte e trascritta per orchestra nel 1931, dimostra la capacità di Bartók di fondere il folklore con una struttura classica. La melodia dolce e malinconica di “Melodia” e il ritmo sfrenato di “Danza dei porcari di Urög” offrono una panoramica del fascino e della complessità della musica popolare ungherese.
Il “Concerto per orchestra” di Bartók: vitalità e profondità
Il programma prosegue con un’altra celebre opera di Bartók, il “Concerto per orchestra”, composto durante il soggiorno americano del musicista su commissione della Fondazione Koussevitzkij. Questa composizione in cinque movimenti è una sintesi audace e vivace di elementi popolari, trame orchestrali elaborate e armonie innovative. Il secondo movimento, noto come “Gioco delle coppie,” si distingue per l’uso singolare delle coppie di strumenti a fiato, mentre l’“Elegia” centrale richiama motivi del folklore ungherese. Con il suo finale travolgente, il concerto celebra l’indomabile energia della vita e dell’arte.
Kodály e il folklore ungherese: la suite “Háry János”
Nella seconda parte, l’Orchestra eseguirà la suite orchestrale tratta dall’opera lirica “Háry János” di Zoltán Kodály. In questa suite, Kodály esplora l’epica popolare del vecchio soldato Háry János, celebre per le sue storie grandiose e ironiche. Tra i movimenti più iconici, “L’orologio musicale viennese” rappresenta l’umorismo e la finezza della strumentazione di Kodály. La “Battaglia e sconfitta di Napoleone” offre una marcia con ironiche dissonanze, mentre l’“Intermezzo” riprende temi popolari che trascinano lo spettatore in una danza vibrante. Kodály riesce a elevare la tradizione folclorica a un livello sinfonico, dimostrando una profonda comprensione dei temi e delle sonorità ungheresi.
“Danze di Galánta”: il virtuosismo orchestrale di Kodály
L’ultimo pezzo in programma, le “Danze di Galánta,” rende omaggio alle influenze musicali della giovinezza di Kodály, ispirate dai temi suonati da una banda zingara della cittadina di Galánta. Questa composizione del 1933 offre una carrellata di danze che alternano ritmi vivaci e momenti di nostalgia. L’iniziale “Lento” introduce un tema ricco di emozione, seguito dall’“Andante maestoso,” in cui Kodály mette in risalto l’orchestrazione avvolgente e intricata. La sezione conclusiva, “Allegro vivace,” con il suo ritmo energico, chiude la serata su una nota di spiccata vitalità.
Per assistere ai concerti
Gli appuntamenti sono fissati per venerdì 16 maggio alle 21:00 e sabato 17 maggio alle 17:30 presso il Teatro Politeama Garibaldi di Palermo. Per ulteriori dettagli e biglietti, è possibile visitare il sito ufficiale orchestrasinfonicasiciliana.it o contattare il numero 091 6072532/533.