
Brancati torna in scena con “Don Giovanni involontario”
Alla Sala Futura del Teatro Stabile di Catania, da martedì 15 a venerdì 18 aprile 2025, va in scena “Don Giovanni involontario” di Vitaliano Brancati, per la regia di Angelo Tosto. L’allestimento rappresenta il secondo appuntamento del ciclo che il Teatro Stabile dedica all’autore siciliano, dopo “Sogno di un valzer” e in attesa di “In cerca di un sì”, previsto a fine maggio.
Una nuova produzione del Teatro Stabile di Catania
Un cast articolato per una drammaturgia densa di satira e introspezione
La messinscena, curata dal regista Angelo Tosto, si avvale delle interpretazioni di Valerio Santi, Giovanni Rizzuti, Filippo Brazzaventre, Marta Limoli, Anita Indigeno e Nicola Costa. I ruoli multipli assegnati a ciascun attore accentuano il carattere corale del testo, giocato su sovrapposizioni di identità e riflessioni sull’eros, la morale e la maschera sociale.
Note di regia e riferimenti culturali
Un dialogo diretto con l’identità siciliana
Nelle parole del regista emerge un legame profondo con l’universo narrativo di Brancati, fatto di indolenza, ironia e contraddizioni familiari ai “figli del cratere centrale”. Questa affinità culturale con l’autore catanese trova forma in una regia che privilegia la dimensione evocativa, con una messa in scena che unisce elementi simbolici e realismo quotidiano.
Contributi artistici e scenotecnici
Un impianto visivo e sonoro coerente con la poetica brancatiana
L’impianto scenico e i costumi sono curati da Riccardo Cappello, le luci da Gaetano La Mela e le musiche da Germano Mazzocchetti. Tutti gli elementi contribuiscono a creare un’atmosfera che richiama i contrasti e le sfumature della Sicilia degli anni Quaranta, mantenendo un tono tra il grottesco e l’intimo.
Calendario delle rappresentazioni
Quattro appuntamenti distribuiti in orari serali e pomeridiani
Le repliche dello spettacolo sono previste martedì 15 aprile alle ore 20:45, mercoledì 16 aprile alle 17:15, giovedì 17 aprile alle 20:45 e venerdì 18 aprile alle 18:00. La durata complessiva è di 90 minuti. La produzione è a cura del Teatro Stabile di Catania.