Danza: “Chef D’œuvre” di Maxime & Francesco al Performare
L’8 luglio, alle 19:30, il Vicolo Cordova ospita la prima nazionale di “Chef D’œuvre” di Maxime & Francesco. Questa performance site-specific desidera favorire un dialogo permeabile tra l’arte della cucina e quella della danza. La Compagnie MF dialogherà con la comunità di Serradifalco, attuando un percorso di ricerca coreografica che crea un vocabolario inedito tra la nouvelle cuisine francese e i sapori di Sicilia. La performance diventa multisensoriale, esplorando i gesti quotidiani e qualificati attraverso un viaggio a Km 0.
Unione di danza e gastronomia
“Chef D’œuvre” esplora la connessione tra danza e cucina, utilizzando la preparazione e la presentazione del cibo come metafora per il movimento e l’espressione artistica. La performance invita il pubblico a riflettere sulla relazione tra arte e quotidianità, creando un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi. Colaleo e Freixas, con la loro coreografia, trasformano i gesti culinari in un linguaggio di danza, offrendo una nuova prospettiva sulla creatività e l’espressione.
Coinvolgimento della comunità
La performance coinvolge la comunità locale, esplorando la tradizione culinaria siciliana e creando un dialogo tra i sapori locali e le tecniche della nouvelle cuisine francese. Questo scambio culturale arricchisce la performance, rendendola un’esperienza unica che celebra la diversità e la creatività. “Chef D’œuvre” diventa un simbolo di integrazione culturale e di scambio artistico.
“Loose Dogs” di Emanuela Serra
Alle 22:00, il Clichè ospita nuovamente “Loose Dogs” di Emanuela Serra/Balletto Civile. Questa replica offre al pubblico un’ulteriore opportunità di immergersi nell’intensità e nella profondità della performance di Serra. “Loose Dogs” continua a esplorare il tema della ribellione e della resistenza, offrendo un’esperienza teatrale e poetica che sfida e ispira.
Intensità e profondità
La ripetizione di “Loose Dogs” sottolinea l’importanza della performance nel contesto del festival, offrendo al pubblico un’esperienza che combina parola e movimento in un dialogo potente. Serra utilizza il suo corpo e la sua voce per esplorare temi di ribellione, vulnerabilità e potere, creando un’esperienza che è al contempo personale e universale.