“È bello vivere liberi!”, la storia di Ondina Peteani
Un omaggio a Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz, con lo spettacolo “È bello vivere liberi!”. Un progetto di teatro civile ideato, scritto e diretto da Marta Cuscunà, in scena al ZōCulture di Catania il 23 marzo alle 21:00.
Dalla lotta partigiana all’incubo della deportazione
Lo spettacolo ripercorre la vita di Ondina, una giovane donna che a soli 17 anni si unisce alla Resistenza nella Venezia Giulia. Diventa staffetta partigiana, affrontando missioni pericolose e partecipando alla formazione della Brigata Proletaria. Nel 1943, viene deportata ad Auschwitz, dove la sua forza d’animo e il suo amore per la libertà la spingono a resistere.
Un monologo civile con burattini e pupazzi
Attraverso le parole di Ondina, testimonianze e un monologo civile, la Cuscunà ci porta in un viaggio nel tempo, tra la speranza della Resistenza e l’orrore dei lager. Burattini e pupazzi evocano l’atmosfera di quegli anni e ci aiutano a riflettere su un tema sempre attuale: la libertà.
Un’ultima frase che racchiude un messaggio universale
“È bello vivere liberi!” è l’ultima frase che Ondina scrisse a poche settimane dalla morte. Un messaggio di speranza che risuona ancora oggi, a monito contro ogni forma di oppressione.
Lo spettacolo è firmato da Marta Cuscunà autrice, attrice e regista teatrale nata a Udine nel 1971. Si è formata presso la Scuola del Teatro Stabile di Genova ed ha lavorato con compagnie teatrali di rilievo nazionale e internazionale. Particolarmente impegnata nel teatro civile e nella memoria storica, ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro.