“Giorni felici?” a Palermo: Mostra di Arte Contemporanea
Scopri “Giorni felici?”, la mostra di arte contemporanea allo Zac di Palermo con opere di De Grandi, Giambrone e altri artisti.
Dal 21 marzo al 12 maggio 2024, i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo ospitano “Giorni felici?”, una mostra curata da Agata Polizzi e presentata dalla Fondazione Merz. L’evento si tiene allo Zac, Padiglione ZAC, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18, diventando un polo d’attrazione per gli amanti dell’arte contemporanea.
L’esposizione propone un’inedita evoluzione della mostra precedente, con il medesimo titolo, e si arricchisce della partecipazione di nuovi artisti che si affiancano ai già conosciuti Yuri Ancarani, Per Barclay, Joanna Piotrowska, Genuardi/Ruta e Chen Zhen. L’artista palermitano Francesco De Grandi si distingue con la trilogia che include “Come creatura” (2018), “Medea nel giardino del regno di Colchide” (2023) e “Inizianti” (2021), opere che esplorano la Natura in tutta la sua ambigua bellezza.
Silvia Giambrone con il suo video “Sotto tiro” (2013) offre un’analisi intensa e significativa, trasformando il concetto di centro in un punto di forza. La mostra si sviluppa attraverso i lavori degli artisti che, secondo la curatrice Polizzi, sono simili a “profeti di infinito”, guidando il pubblico verso nuove analisi e pacificazione.
Il percorso continua con “Séance” (2014) di Ancarani, un’opera che definisce il confine tra vita e morte. L’installazione “Senza titolo” (1992) di Per Barclay, invece, propone una visione della casa come luogo misterioso. Joanna Piotrowska con le sue fotografie pone l’accento sulla fragilità dell’infanzia e sulle sue proiezioni nel presente. Genuardi/Ruta con “Vestita di color fiamma viva” (2023) e Chen Zhen con “Jardin Lavoir” (2020) offrono rispettivamente un tripudio di colore e una nuova vita agli oggetti simbolo delle contraddizioni sociali.
La mostra si conclude con il monologo di Nicoletta Braschi tratto da “Happy Days” di Samuel Beckett, un’interpretazione che arricchisce l’esperienza espositiva. Attraverso le diverse forme espressive, “Giorni felici?” invita a riflettere sul presente e sull’arte contemporanea, in un dialogo costante tra opere e spettatori.