Il Derviscio di Bukhara al Teatro Antico di Segesta
“Il Derviscio di Bukhara”, uno spettacolo che unisce teatro, musica e danze sufi e persiane. Un viaggio affascinante tra le magie dell’Oriente e dell’Asia Centrale.
“Il Derviscio di Bukhara” esplora la spiritualità dei dervisci, con Bukhara come uno dei centri storici di questa tradizione mistica. Lo spettacolo combina le danze sacre sufi e persiane con la musica sufi dell’area ottomano-turca e del vicino Oriente, creando un incontro unico tra tradizioni spirituali e culturali.
Cast e Musiche
La narrazione è affidata a Stefania Blandeburgo e Davide Conalghi, mentre le musiche dal vivo sono eseguite da Tito Rinesi & Ensemble Dargah. Tito Rinesi (voce, tamburo a cornice, saz), Piero Grassini (oud e voce), René Rashid Scheier (flauto ney) e Flavio Spotti (percussioni e voce) accompagnano con le loro melodie.
Danze e Coreografie
Le danze persiane e sufi sono eseguite da Grazia Cernuto e Amal Oursana, che con il loro Samā (danza sacra) introducono il pubblico nell’universo sacro dei dervisci, congiungendo il piano umano a quello divino attraverso il movimento e il ritmo.
Elementi Narrativi e Tematici
Lo spettacolo si ispira a fiabe e poemi orientali, come la storia di “Leyla e Majnun” di Nizami Ganjavi, e integra racconti della tradizione sufi. “Il Derviscio di Bukhara” rappresenta una ricerca spirituale universale, espressa attraverso parola, suono e movimento, in una circolarità rituale che evoca le antiche tradizioni dei cantastorie erranti d’Oriente.
Produzione e Allestimento
“Il Derviscio di Bukhara” è un nuovo allestimento prodotto da Statale 114 – Circuito Latitudini. La rappresentazione, della durata di 90 minuti, si distingue per la sua capacità di fondere armoniosamente diverse forme artistiche e spirituali, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente.