Le gouaches di Quasimodo tornano in mostra al Museo Riso
Dal 6 al 31 dicembre 2024, il Museo Riso di Palermo ospita la mostra “Oltre Quasimodo. Le 27 gouaches. Sapevo già tutto, e volli peccare”. Questa esposizione riunisce le 27 opere realizzate da Salvatore Quasimodo nel 1953, uniche incursioni del poeta premio Nobel nel mondo delle arti visive. Conservate per decenni in un caveau di una banca tedesca, le gouaches sono visibili al pubblico per la prima volta in Sicilia, dopo oltre trent’anni dall’ultima esposizione a Roma nel 1994.
Un dialogo tra arte e poesia
La genesi delle opere esposte
Le gouaches di Quasimodo nacquero quasi per caso, frutto di una sfida intellettuale con l’amico Alberto Lùcia. Durante una visita, Lùcia portò al poeta un pacchetto contenente colori destinati al pittore Beniamino Joppolo. La curiosità spinse Quasimodo a cimentarsi nell’arte astratta, realizzando in breve tempo 27 opere. Inizialmente intese come un gioco, le gouaches divennero una serie di piccole composizioni che il poeta donò all’amico, chiedendo di distruggerle. Lùcia, tuttavia, le conservò gelosamente, riconoscendo il loro valore.
Un’opportunità per scoprire un lato inedito di Quasimodo
Il rapporto con le arti visive
Quasimodo, pur noto come poeta e traduttore, nutriva un profondo interesse per le arti visive. Questa mostra offre l’occasione di esplorare un aspetto meno conosciuto del suo percorso artistico, svelando il dialogo tra poesia e immagine. Le gouaches, unite alle poesie della raccolta “Cuore”, testimoniano la poliedricità di un intellettuale che ha saputo coniugare parole e colori in un racconto suggestivo.
Informazioni pratiche
Orari e modalità di accesso
La mostra è visitabile dal martedì al sabato, dalle 9:00 alle 18:30, e la domenica e i festivi dalle 9:00 alle 13:00, con ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. L’accesso alla mostra è incluso nel costo del biglietto del museo, pari a 7 euro.
Il Museo Riso: un ponte tra passato e contemporaneo
La collezione permanente e le mostre temporanee
Il Museo regionale d’arte moderna e contemporanea Riso, che ospita opere di artisti come Accardi, Consagra e Sanfilippo, si arricchisce con questa esposizione, consolidando il proprio ruolo di punto di riferimento per il panorama culturale siciliano.