Un capolavoro immortale, intriso di spiritualità e passione, risuonerà al Teatro Massimo di Palermo il 30 marzo: lo Stabat Mater di Gioachino Rossini, diretto dal maestro Gabriele Ferro.

Un’esecuzione imperdibile che vedrà protagonisti alcuni dei più grandi interpreti della scena lirica internazionale: il soprano Carolina López Moreno, il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya, il tenore Francesco Demuro e il basso Luca Tittoto.

Composto nel 1842, lo Stabat Mater di Rossini si distingue per la sua bellezza struggente e la profonda commozione che suscita. L’opera, in dieci sezioni, culmina con un “Amen” in stile fugato di grande impatto emotivo.

La partitura dello Stabat Mater ha una storia travagliata. Rossini iniziò a comporla nel 1837 su commissione di un prelato spagnolo, ma la lasciò incompiuta. Solo nel 1841, su sollecitazione di un editore musicale, il compositore completò l’opera, che venne poi pubblicata e rappresentata con grande successo.

Lo Stabat Mater di Rossini è un’opera ricca di contrasti: momenti di intensa drammaticità si alternano a pagine di commovente lirismo. La musica di Rossini è capace di esprimere tutta la gamma delle emozioni umane, dalla sofferenza alla speranza, dalla pietà alla gioia.

Gabriele Ferro, direttore di fama internazionale, darà vita a un’interpretazione ricca di pathos e di spiritualità, esaltando la drammaticità e la delicatezza della musica di Rossini. Un’occasione unica per immergersi in un’esperienza musicale indimenticabile, tra le suggestive atmosfere del Teatro Massimo di Palermo.