Mozart e Šostakovič, geni immortali della musica classica, s’incontrano in un dialogo artistico senza tempo al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo.

Carlo Boccadoro alla direzione e Alessandro Taverna al pianoforte, daranno vita a un programma che spazia dal classicismo viennese al neoclassicismo sovietico. L’appuntamento è fissato per il 3 Maggio alle 21:00 e il 4 Maggio alle 17:30, per un’esibizione che promette di incantare gli spettatori per 80 minuti di pura magia musicale.

Mozart, genio precoce di Salisburgo, porta sul palco la Sinfonia n. 44 in re maggiore KV1 81, composta a Roma nel 1770. L’opera, intrisa di un’allegra spensieratezza, si articola in tre movimenti che riflettono l’ouverture italiana dell’epoca. Il mistero che avvolge l’effettiva paternità dell’opera aggiunge un ulteriore tocco enigmatico alla serata. La controversia storica non offusca la limpida bellezza dell’Allegro, l’eleganza dell’Andante e l’impeto venatorio dell’Allegro molto.

Segue il Concerto in mi bemolle maggiore KV 271 “Jeunehomme”, composto per una pianista di eccezionale talento e bellezza, la cui identità rimane avvolta nel mistero. L’opera segna un punto di svolta nella produzione mozartiana, con una struttura ricca di innovazioni e di una profondità emotiva che prelude al Romanticismo. Il contrasto tra l’Allegro marziale, l’Andantino dall’ambientazione quasi sospesa e il Rondò, con il suo virtuosismo, crea un’esperienza che trascende il tempo, facendo di questo concerto un capolavoro senza pari.

Šostakovič, con la sua Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore op. 70, composta nel 1945, completa il programma. Quest’opera, che nei suoi cinque movimenti alterna l’umorismo di Haydn alla riflessione lirica, è stata inizialmente fraintesa per la sua apparente leggerezza, in contrasto con l’atmosfera post-bellica. Oggi, però, è riconosciuta come un’opera di grande raffinatezza, un gioiello di ingegnosità compositiva che si esprime attraverso il gioco di contrasti e l’innovazione formale.