Scopri le magiche melodie di Mozes Rosenberg al Real Teatro Santa Cecilia. Un viaggio nel cuore del jazz manouche olandese.

Al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, le serate del 03, 04 e 05 maggio saranno all’insegna del jazz manouche. Mozes Rosenberg, chitarrista di fama internazionale, si esibirà in un concerto che promette di essere un evento imperdibile per gli amanti della musica di qualità.

Nato in una famiglia di musicisti Rom, Mozes ha assorbito fin da piccolo le sonorità del popolo Sinti. La tradizione musicale della famiglia Rosenberg si fonde nelle sue performance con elementi di jazz contemporaneo. Fratello del celebre Stochelo Rosenberg, Mozes ha sviluppato una tecnica chitarristica che lo rende unico nel panorama musicale olandese e internazionale.

Fin dall’età di sei anni, Mozes si è dedicato allo studio della chitarra sotto la guida di figure significative come suo padre Mimer, suo fratello Stochelo e suo zio Waso Grünholz, fondatore dello stile jazz Sinti olandese. La partecipazione a progetti di spicco come la Big Band Sonic Blast e la collaborazione con artisti del calibro di Joe Zawinul, hanno contribuito a forgiare il suo stile eclettico e innovativo.

Durante il festival North Sea Jazz, Mozes ha avuto l’opportunità di perfezionarsi con il tastierista Joe Zawinul, un’esperienza che ha lasciato un segno indelebile nel suo percorso artistico. La sua carriera lo ha visto coinvolto in numerosi gruppi, tra cui Chawo Rosenberg, Rosenberg 3 e ora The Rosenbergs, esplorando continuamente nuove sonorità.

Il concerto al Real Teatro Santa Cecilia sarà un’occasione per ascoltare dal vivo il repertorio di Mozes, che include pezzi del mediterraneo e reinterpretazioni dell’American Song Book. Il suo album “Obsession” e il progetto “La Familia” sono esempi della sua capacità di rinnovare la tradizione jazz manouche mantenendo una freschezza e una vitalità ammirate a livello globale.

Mozes Rosenberg rappresenta una figura centrale nell’evoluzione del Gipsy Jazz. Le sue esibizioni sono caratterizzate da un virtuosismo che lascia il segno e da una capacità interpretativa capace di emozionare e coinvolgere il pubblico.

Nel rispetto del suo stile sobrio e informativo, l’evento promette di essere una celebrazione della musica e della cultura Sinti, portando sul palcoscenico di Palermo una tradizione musicale che continua a incantare ascoltatori di tutto il mondo.