Odisseo Superstar: il mito omerico diventa commedia musicale
Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 20:30, il Teatro Comunale “A. De Curtis” di Serradifalco presenterà “Odisseo Superstar”, spettacolo diretto dal Collettivo V.A.N. e prodotto in collaborazione con il T.T.R. – Il Teatro di Tato Russo. L’eroe di Omero, Ulisse, diventa il protagonista di una rivisitazione fresca e ironica che mescola mito, musica e teatro con un approccio innovativo e coinvolgente.
La commedia musicale come ponte tra passato e presente
Dopo il successo di “2021: Odissea nello spiazzo”, il Collettivo V.A.N. torna con una nuova esplorazione teatrale del mito omerico. Stavolta, l’attenzione è rivolta alla figura di Ulisse, raccontata dai Musi, personaggi irriverenti e trasformisti che guideranno il pubblico attraverso le incredibili vicende dell’eroe. La struttura dello spettacolo si ispira alla tradizione orale e musicale dei poemi epici, utilizzando voci, canti e giochi sonori come strumenti principali.
Il mito raccontato dai Musi
Sul palco, cinque attori (Andrea Di Falco, Gabriele Manfredi, Andrea Pacelli, Gabriele Rametta, Pierantonio Savo Valente) si trasformano nei Musi, narratori poliedrici che con travestimenti e interpretazioni vivaci danno vita ai personaggi mitologici: da Penelope a Circe, dai compagni di Ulisse ai mostri marini. Le ambientazioni prendono forma attraverso pochi oggetti e l’immaginazione dello spettatore, stimolata dalle tecniche teatrali del Tableau Vivant e della Commedia dell’Arte.
Odisseo: eroe e antieroe
“Odisseo Superstar” è una celebrazione del multiforme ingegno dell’eroe greco, ma lo presenta con un taglio moderno e irriverente, svelando le sue fragilità e i suoi lati più umani. La commedia musicale esplora i grandi temi della mitologia, dalla guerra di Troia al ritorno a Itaca, con una narrazione che diverte, emoziona e invita a riflettere.
Una produzione che rispetta e rinnova la tradizione teatrale
La messa in scena, curata dal Collettivo V.A.N., punta a un coinvolgimento attivo del pubblico. La semplicità della scenografia, realizzata da Carlo Gilè, e le musiche originali composte da Andrea Di Falco e Gabriele Rametta, sottolineano la centralità degli attori e del loro rapporto diretto con gli spettatori. La scelta di adottare un approccio dichiaratamente metateatrale rende la finzione un elemento di gioco, amplificando il fascino della narrazione.