Sabato 12 aprile 2025, alle ore 20:30, il Teatro Comunale “A. De Curtis” di Serradifalco ospiterà la Compagnia Sikilia con “Pipino il Breve”, il celebre musical di Tony Cucchiara. Sotto la regia e direzione artistica di Cettina Sciacca, lo spettacolo ripropone il fascino dell’Opera dei Pupi attraverso una messa in scena che unisce tradizione siciliana e musical teatrale.

La storia di un re e di un amore tradito

L’opera, ambientata nel Medioevo, narra le vicende di Pipino il Breve, re di Francia, e della sua sposa promessa, Berta “la Piedona”, figlia dei sovrani d’Ungheria. La storia prende una piega drammatica quando la malvagia Falista, figlia del Conte Belisario, trama un inganno per sostituirsi a Berta. Un tappeto intessuto dalla stessa protagonista diventa la chiave per svelare il mistero e ristabilire la verità, portando al lieto fine e al matrimonio che darà vita a Carlo Magno, figura cardine della storia europea.

Un musical che unisce tradizione e innovazione

La produzione di Sikilia si distingue per la capacità di trasportare l’Opera dei Pupi sul palcoscenico teatrale, reinterpretandola con attori in carne e ossa. L’energia e il ritmo della narrazione si accompagnano a musiche coinvolgenti, rispettando lo stile del compianto Tony Cucchiara, maestro nel rendere vive le radici popolari attraverso il linguaggio del musical.

Il Medioevo tra storia e leggenda

La rappresentazione non è solo uno spettacolo, ma un viaggio nel cuore di un’epoca ricca di intrighi, valori e tradizioni. La regia di Cettina Sciacca enfatizza la dimensione epica e fiabesca della vicenda, riportando al centro della scena i temi dell’amore, della giustizia e del destino. Gli elementi visivi richiamano il mondo dei pupi siciliani, con scenografie suggestive e atmosfere che stimolano l’immaginazione.

Un omaggio alla cultura siciliana

Con “Pipino il Breve”, la Compagnia Sikilia celebra non solo il genio creativo di Tony Cucchiara, ma anche il patrimonio culturale dell’Opera dei Pupi, riconosciuto come parte del patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. La trasposizione teatrale diventa così un ponte tra passato e presente, capace di coinvolgere spettatori di tutte le età.