Tre Maledetti Amici, a Milazzo Haber, Frassica e Veronesi
Il 14 settembre 2024, il Castello di Milazzo recupererà lo spettacolo “Tre Maledetti Amici” con Alessandro Haber, Nino Frassica e Giovanni Veronesi. L’evento, inizialmente previsto per il 17 luglio, avrà inizio alle ore 21:00.
Il Ritorno di un Cult
Nel 2019, “Maledetti amici miei” diventava un piccolo cult televisivo grazie alla sua formula che univa teatro, improvvisazione e ospiti di talento. La versione teatrale, “Maledetti amici miei…il ritorno”, ha portato lo spettacolo in diverse città italiane, con la regia live di Giovanni Veronesi e un cast di eccezione. Ora, lo show si presenta nella suggestiva cornice del Castello di Milazzo, in una versione outdoor che mescola spettacolo teatrale e reunion tra vecchi compagni d’avventure.
Un Trio d’Eccezione
Giovanni Veronesi
Nato a Prato il 31 agosto 1962, Giovanni Veronesi è un regista e sceneggiatore di successo. Ha iniziato la sua carriera come attore nel film “Una gita scolastica” di Pupi Avati, per poi dedicarsi alla sceneggiatura, collaborando con registi come Francesco Nuti e Leonardo Pieraccioni. Ha diretto film di successo come “Che ne sarà di noi” e “Manuale d’amore”.
Nino Frassica
Nino Frassica, nato a Messina l’11 dicembre 1950, è un comico, attore e conduttore televisivo noto per il suo stile umoristico surreale. Ha raggiunto la notorietà con “Quelli della notte” di Renzo Arbore e ha consolidato la sua popolarità con programmi come “Indietro tutta!” e “Don Matteo”.
Alessandro Haber
Alessandro Haber, nato a Bologna il 19 gennaio 1947, è un attore, regista e cantante con una carriera che spazia dal cinema al teatro. Ha recitato in oltre 90 film e ha ottenuto grande successo in teatro con opere come “Zio Vania” di Anton Čechov e “Il sindaco del rione Sanità” di Eduardo De Filippo.
Uno Spettacolo di Improvvisazione e Aneddoti
“Tre Maledetti Amici” è uno spettacolo che non segue una scaletta rigida, ma si basa sull’improvvisazione, racconti e aneddoti che mettono a nudo i protagonisti. Veronesi descrive lo spettacolo come una “chiacchierata musicale” sulla vita, sullo spettacolo e sui mille aneddoti tra arte e vita. Il tutto condito da una buona dose di autoironia.